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Tracce del Disco

“Slow Mode” nelle versioni explicit, radio-edit e instrumental.

“Tradizione” è quell'ideale che si tramanda da generazione in generazione, quelle piccole usanze che col tempo hanno plasmato le menti di chi aveva qualcosa da offrire alla società distribuendola per pari merito e senza distinzioni di classe sociale, qualcosa che nel tempo e diventato culto e che è stato tramandato dai nostri predecessori. Nell'album, oltre che essere stato rimasterizzato, è presente anche la versione “Instrumental”.

“Il Mio ego” nasce dalla voglia di rivalsa da tutte quelle volte che qualcuno  ha detto “non c'è la farai!”; questa traccia è un jet pistol per chi spera nel suo fallimento.

 



“Fantaghirò” è palesemente il titolo del film che negli anni '90 fa riferimento alla fiaba “

Fanta-Ghirò, persona bella” scritta nel 1880. Questo brano vuole far capire che la qualità di una persona e/o di una storia non va a favore di chi racconta soltanto favole astratte sul proprio conto, ma sicuramente andrà a favore di chi lavora sulla propria unicità senza dover per forza raccontare storie inevitabilmente false e fare riferimenti soltanto alle mode del momento.



“Volerò” è un brano molto vicino al pop in collaborazione con Zombra (Francesco Prestato, ragazzo venezuelano conosciuto nell'ambito musicale) dove si cerca di raccontare il dolore che una partenza può causare soprattutto se il rapporto che si instaura è davvero di una forte amicizia. Il brano vede anche la collaborazione di AFK (Sergio Sparacino) il quale ha composto il beat in collaborazione con Doppiawu. 



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Tirerò le Cuoia” decisamente una traccia contro chi ha cercato di ostacolarlo nel suo percorso, e pertanto si è divertito a crearla. Ora che tutto comincia a diventare inevitabilmente reale, che la resistenza è una dote, è chiaro che un cavallo si valuta in un lungo percorso.



 

Ecstasy” in collaborazione con Qaxit (Santo Leandro Agosta), nasce dall'idea di creare una traccia che dia una sensazione di empatia quasi come quando si è sotto effetto “stupefacenti”. Nell'album anche la versione “Radio Edit”.



“Qualcun Altro” è la descrizione di quello che ormai si reputa come sistematico: l’emergere sembrando qualcuno che non sia tu, magari per questione di marketing o, peggio, di streaming. Versione rimasterizzata.


 

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