GINEZ E IL BULBO DELLA VENTOLA Sambuca Sunrise
Album Track By Track
Benzene
è la prima traccia del disco e il primo singolo uscito. Racconta di una vita ai margini e delle storpiature della società. All’organo Hammond troviamo Piero Dondi.
Autunno
è un blues e una metafora del tempo che passa e degli anni che vanno via. Nuovamente con Piero Dondi a Hammond e pianoforte.
L’ombra dell’amore
è un esilarante pezzo che ritrova la verve classica di Ginez e il bulbo della ventola. Il brano racconta la parte oscura delle cose, mostrando che quello che inizialmente può rendere felice, con l’andar del tempo può dare dipendenza e frustrazione.
Le luci della Sera
si caratterizza per un’atmosfera più metropolitana e fumosa, nebbia e pioggia. Al piano il batterista della band, Roberto Ascoli e un magistrale Raffaele Kohler alla tromba.
Chevrolet
porta oltreoceano con le trombe di Raffaele Kohler e la fisarmonica di Carlo Ormea. Ispirata alla musica Rockolera messicana e alle classiche “rola” ma con un’influenza nazional popolare italiana è, semplicemente, una storia da ascoltare.
Lettera
è un brano estremamente intimo, scritto in memoria della madre scomparsa. Gli archi sono arrangiati da Simone Rossetti Bazzaro, che nel brano suona violini e viole. Al violoncello Francesco Saverio Gliozzi.
Sambuca Sunrise
è la title track e una canzone che sa di antico, un brano malinconico ma allo stesso tempo estremamente vivo. Simone Rossetti Bazzaro al violino e Carlo Ormea alla fisarmonica si intersecano meravigliosamente al sound della band.
Memorie di un poeta
parla della solitudine di un uomo che per la paura di vivere ha concentrato tutto il suo essere nella scrittura e nella poesia. Questo lo ha portato a mettere in discussione la propria esistenza. La bellissima voce che accompagna Ginez in questo brano e di Alessia Baldini.
Ho visto gente
spiaccica in faccia alla società odierna, tutte le brutture di un sistema manipolatore e il servilismo inconscio delle masse. I fiati sono arrangiati da Raffaele Kohler che troviamo alla tromba insieme al trombone di Luciano Macchia, i violini arrangiati e suonati da Simone Rossetti Bazzaro.
È Qui
è il brano che chiude l'album, una canzone che descrive la difficoltà di comunicazione nei rapporti di coppia. Al piano ritroviamo Roberto Ascoli e alle viole e violini il bravissimo Simone Rossetti Bazzaro.