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Jacopo Perosino

  Estramenia

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Ep - Track by Track

1 - LA RIVOLUZIONE TERRESTRE
È una ballata per la fine del mondo per questo narra dell’inizio di tutto, di quando un Dio solo e annoiato decise di inventare un mondo a sua immagine e somiglianza. All’inizio creò la perfezione e subito dopo gli unici che potessero rovinarla. Alla fine, per invidia, li condannò alla mortalità facendo loro, inconsapevolmente, il regalo più grande. Mi sono permesso di giocare con le splendide suggestioni tratte da un capitolo del Libro degli Abbracci di Eduardo Galeano.


2 - HANNO UCCISO COLAPESCE
Accanto alla leggenda del giovane Nicola da Messina, abile nuotatore che sorreggerebbe con le sue braccia la Sicilia per evitare che affondi, ci sono persone che hanno provato
a sollevare quella terra dal malaffare e dalla criminalità. Giudici, poliziotti, preti, sindacalisti, generali e persone comuni che hanno combattuto, giorno dopo giorno, contro il muro spesso e invisibile dell‘omertà e della paura.

3 - GAROFANI ROSSI
“Les oeillets rouges” è una poesia che Louise Michel, maestra anarchica e combattente tra le più indomite dell’ incredibile esperienza rivoluzionaria nota come la Comune di Parigi, scrisse in prigionia a Théophile Ferré, condannato a morte proprio per i fatti della rivolta.
La canzone parte dalla genesi nel marzo 1871 e finisce con l’ultimo atto: la fucilazione degli ultim* comunard* avvenuta su un muro perimetrale del cimitero Père-Lachaise due mesi dopo, cambiando per sempre le sorti del Novecento.

4 - +FRAGILE
Ognuno ha un luogo dell’anima dove raccoglie i cocci della propria vita, i vuoti a perdere, i successi avuti e le disfatte. In quel luogo si aggirano le persone care, quelle conosciute da sempre o incrociate nel tempo di un attimo.
Talvolta accade che questo non-luogo si serva delle fattezze reali di una città, di un luogo ameno in campagna, al mare o in montagna.
Nel mio caso ha le forme, le luci, i colori e gli odori della città che mi ha accolto, Torino, ma nello specifico del “barrio” che mi ha adottato: San Salvario. Questa canzone è un “viaggio al termine di una notte”, una notte come tante ma diversa da tante.

5 - CANZONE DA MURI
La canzone nasce per esorcizzare un momento di particolare delusione professionale nel quale, a seguito di un rifiuto, mi sono messo di getto a scrivere una lettera ad un ipotetico Direttore; scrivendo mi accorgevo che in realtà quella lettera la stavo scrivendo a me stesso, per comprendere la vera natura e la vera esigenza che porta un essere umano a scrivere del mondo che lo  circonda e, nello specifico, a farlo nel poco spazio di una canzone.
L’ho fatto mettendo in correlazione le canzoni, mie e di grandi autori che ho amato, con i murales, i poster e le scritte che incontro ogni volta che viaggio e che spesso fotografo.
Marco Imarisio nel suo saggio Le strade parlano scrive che “nell'era dei social le strade continuano a parlarci, raccontando mostri vecchi e nuovi. Sono appunti per il futuro che colgono meglio di tanti saggi lo spirito del tempo che viviamo. La street art può essere una bussola nuova per capire la storia contemporanea”.


 

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