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Album Track By Track

Gabriele Masala  Avevamo ragione

La borghesia
Brano rock melodico dove l’autore raccoglie tutte le influenze musicali che lo hanno accompagnato nel suo percorso artistico, con strofe incalzanti ed energiche che lasciano spazio poi ad incisi più riflessivi e melodici.
Il testo affronta con lucida spietatezza ed ironia il mondo della borghesia media. Sono chiari i riferimenti a film come “Il fascino indiscreto della borghesia” e/o “La grande bellezza”. I protagonisti non sono altro che maschere prestate alla vita, privi di moralità e contenuti, che amano solo riflettersi in se stessi.
Il brano ospita il featuring di Enrico Ruggeri.

Anime in vendita
Le speranze e le ambizioni di un giovane si scontrano con la triste realtà dei Talent Show, dove la cosa più lontana e completamente assente è proprio il talento.

Noi due
Brano intimista dove il protagonista riflette sulla vita e prova a rassicurare la compagna di viaggio sul loro futuro, con l’amara riflessione conclusiva “siamo solo barche in mezzo al mare”.

La fine dell’impero
Il protagonista è un uomo mediocre, un politico strisciante, un uomo di potere senza scrupoli,  senza dignità e senza onore.

Avevamo ragione
Ruggeri ha già affrontato questa tematica in altri suoi brani, come “Il primo livello” e “La banca” coi Decibel. Si parla di poteri forti e di una presa di coscienza di fronte a situazioni di cui spesso siamo vittime. La storia condanna e perdona; da qualche parte esiste una sala dei bottoni in cui si decidono le sorti del mondo, quasi sempre a discapito dei “poveri”. George Orwell docet.
Il brano ospita il featuring di Enrico Ruggeri.

La canzone delle mani
La canzone parla di fisicità, di carnalità, di ricerca di intimità e di quell’inconfessato bisogno di amore che ognuno ha.

Zelig
Il trasformismo è da sempre una delle peculiarità dell’essere umano, c’è chi si trova a dover cambiare e chi invece sceglie il cambiamento come cifra stilistica. Musicalmente il brano parte elettronico per poi chiudersi in elettrico, proprio a marcare questa capacità di trasformazione.

Una parola
Il brano di chiusura, eseguito voce e piano, accoglie infine uno struggente assolo di chitarra elettrica. Nell’era della comunicazione è la mancanza di contenuti a fare da padrone.


 

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