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Francesco Dal Poz - UNO

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Album Track By Track

TI AMO LO STESSO
“Ti amo lo stesso” è un inno all’amore sincero ed incondizionato. Ironico e profondo allo stesso tempo, il brano si esprime attraverso immagini decise e romantiche, in un contorno di voci che ribattono la positività del messaggio.


2106
Il brano “2106” è una lettera rivolta ad un bambino del futuro. A lui racconto la mia infanzia a pieno contatto con la natura e come negli ultimi anni il mondo ha perso il suo equilibrio. Dopo il mio impegno a preservare il mio presente e, di conseguenza, il suo presente, immagino questo bambino guardare un cielo limpido in un mondo nuovamente in equilibrio.

AMORE RAGAZZINO
“Amore ragazzino” è la vera storia di come ha avuto inizio una relazione. Durante la scrittura del brano, ho ripercorso quel sentimento genuino e travolgente che si può vivere a qualunque età con la leggerezza di due adolescenti.

CUORE LOGICO
La necessità di andare altrove, di riscoprire se stessi allontanandosi dalla routine e la frenesia quotidiana, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo; sono state queste le sensazioni che hanno accompagnato la scrittura di questa canzone che spero possa diventare importante per gli altri come lo è per me.

CAPELLI BIANCHI
Un caffè come scusa per passare del tempo insieme, i racconti di vecchie storie al confine tra leggenda e realtà, momenti semplici ma vissuti intensamente. Questa canzone è il più valido pretesto per descrivere il legame profondo che ha unito me e mio nonno.

VENERE
In una relazione consolidata spesso ci si ritrova a riporre maggiore attenzione a certi cliché forse imposti dalle circostanze, a discapito di tutti gli aspetti che rendono un rapporto sentimentale degno di essere vissuto. Diventa quindi fondamentale ogni tanto smettere di dare importanza a tutte quelle cose, al fine di prestare maggiore attenzione a chi siamo e a chi vogliamo essere.

PENSO A TE
“Penso a te” è un viaggio interiore, frutto di un periodo pieno di bellezza e confusione, di un viaggio nel centro dell’Africa e della perdita di mio nonno. Siamo tutti viaggiatori nel nostro mondo interiore, un mondo spesso complicato, duro, difficile da comprendere a causa di quel rumore assordante che pesa sulle nostre vite. È forse osare la soluzione?


 

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